Educazione assicurativa: cosa dobbiamo imparare

Educazione assicurativa: cosa dobbiamo imparare

educazione-assicurativaL’Ivass è particolarmente impegnato nella diffusione della cultura assicurativa: anche per questo da qualche tempo ha avviato il portale educazioneassicurativa.it, che intende mettere a disposizione dei cittadini – con un riferimento particolare a quelli più giovani – tutte le informazioni necessarie relative alle più importanti questioni del settore assicurativo. Lo scopo è quello di garantire a tutti la possibilità di compiere le migliori scelte possibili in quest’ambito, con la massima consapevolezza e all’insegna della massima trasparenza. Per questo, nel portale si trovano nozioni di base, guide pratiche relative ai vari prodotti assicurativi, un glossario e un quaderno didattico destinato agli studenti delle scuole superiori.

I termini più importanti da ricordare

Educazione assicurativa vuol dire, tra l’altro, padroneggiare tutti i termini che si possono trovare nei contratti assicurativi (e non solo). Per esempio:

  • Bonus malus: si tratta del sistema assicurativo che viene applicato ad auto, motorini e moto, che prevede il cambiamento del premio assicurativo pagato a seconda del punteggio segnalato sulla classe di merito in un periodo di tempo prestabilito. Il bonus consiste in una riduzione del premio, che si può ottenere in assenza di incidenti: in questo caso si scala la classe. In presenza di incidenti, invece, il premio aumenta.
  • Denuncia di sinistro: si tratta dell’avviso che la persona assicurata deve fornire alla compagnia assicuratrice nel momento in cui rimane coinvolta in un incidente. A meno che nel contratto non sia riportato diversamente, la denuncia deve essere eseguita entro i tre giorni successivi al sinistro, o alla data in cui l’assicurato è venuto a sapere dell’incidente.
  • Massimale: si tratta della somma di denaro massimo che la compagnia assicurativa può erogare al soggetto assicurato. Esso viene applicato nelle assicurazioni sulla responsabilità civile, quando non si può riferire il danno al valore di un bene specifico.
  • Perito: si tratta della persona che la compagnia assicurativa incarica di valutare il danno che il soggetto assicurato ha subito. Il perito è un libero professionista iscritto in un albo professionale specifico gestito dall’Isvap.
  • Premio: si tratta della quantità di denaro che il soggetto assicurato versa alla compagnia assicurativa a garanzia della copertura stessa. In altre parole, quando si dice che bisogna pagare l’assicurazione, si intende che bisogna pagare il premio. Esso può essere unico, se viene versato in una volta sola, oppure periodico, se viene versato con una certa frequenza (per esempio una volta all’anno). Sia quando è unico sia quando è periodico, il premio può venire rateizzato, e dunque essere corrisposto in più rate. A comporre il premio sono il premio puro, le imposte e i caricamenti.

Cosa tenere sempre a mente mentre stipuliamo una polizza assicurativa

Ecco, dunque, che grazie all’educazione assicurativa si può affrontare la stipula di una polizza con maggiore consapevolezza. Ma quali sono le cose da sapere e gli aspetti da tenere a mente nel momento in cui si sottoscrive un’assicurazione auto?

  • Per prima cosa è bene ricordare che l’assicurazione è necessaria non solo quando l’auto circola, ma anche quando è parcheggiata, se si trova su strade pubbliche. A meno che non si tenga il veicolo nel cortile di casa, dunque, non si può tenere ferma l’auto senza assicurazione o con l’assicurazione scaduta.
  • Altro elemento da sapere è che il tacito rinnovo non esiste più: ciò vuol dire che il contratto con la compagnia assicurativa non viene rinnovato in automatico, ma deve essere rinnovato esplicitamente di anno in anno. Di conseguenza, non c’è più bisogno di spedire una disdetta alla compagnia, basta solo andare in un altra agenzia assicurativa e stipulare una nuova polizza.
  • Occorre, poi, prestare la massima attenzione ai pagamenti: se non si paga la prima semestralità della polizza, si incappa in una multa; ma se non si paga nemmeno la seconda semestralità, viene persa la classe di merito ottenuta, e si finisce direttamente in quella più costosa, cioè la 18.
  • In ogni caso, in presenza di piccole dimenticanze non è il caso di allarmarsi: l’ Rc auto, infatti, resta valida per le due settimane successive alla scadenza. Nei quindici giorni che seguono la scadenza dell’assicurazione, dunque, non si rischiano sanzioni. D’altro canto, c’è sempre la possibilità (se prevista dal contratto) di sospendere la polizza, e quindi rinviare la scadenza per un periodo di tempo più o meno lungo.
  • Infine, è bene ricordarsi che la classe di merito e l’attestato di rischio non fanno riferimento a chi sottoscrive il contratto, ma al proprietario del mezzo: ciò implica che, nelle polizze auto, l’assicurato e il contraente possano essere due persone diverse. Per esempio, un genitore può sottoscrivere una polizza per il motorino o la macchina del figlio.

Esperto di assicurazioni, collabora da anni con alcuni dei più importanti media di livello nazionale.