Tutela il tuo lavoro con le assicurazioni furgoni
Tutti coloro che possiedono un furgone per svolgere un’attività commerciale o per il tempo libero, sanno quanto sia importante gestirlo in modo adeguato soprattutto con riguardo all’assicurazione. Le polizze assicurative per i veicoli commerciali, infatti, possono variare di molto e le formule possono essere diversificate e personalizzate in considerazione delle diverse esigenze professionali dei titolari.
Risparmiare è importante, soprattutto al giorno d’oggi in cui molte piccole attività commerciali, di trasporto e artigianali sono in crisi e il costo assicurativo rappresenta una voce abbastanza significativa; ma è altrettanto fondamentale avere una copertura assicurativa che protegga il furgone e l’attività commerciale o artigianale sia per chi lo usa quotidianamente sia per chi lo usa occasionalmente.
Quali solo le assicurazioni furgoni giuste?
Vediamo quindi quali devono essere i requisiti, o meglio le caratteristiche della “polizza giusta“ , quella che ci fa stare tranquilli e che ci protegge da ogni rischio, senza dimenticare che i veicoli con portata maggiore rispetto all’autovettura possono godere di agevolazioni fiscali molto significative a patto che, come stabilito dal Codice della strada, il mezzo sia adibito al trasporto di cose.
Una delle prime cose da sapere è che il metodo per il calcolo del premio per i furgoni è completamente diverso rispetto alla comune automobile: infatti, mentre per le automobili il calcolo avviene tenendo conto della cilindrata, per il furgone avviene partendo dalla portata totale del veicolo che è data dal peso del veicolo a cui si deve aggiungere la portata del mezzo, cioè il massimo peso di merci che il furgone può trasportare. La cilindrata, quindi, non rientra assolutamente nel calcolo, poiché si tiene conto della portata, espressa in quintali.
Casi specifici
La copertura delle assicurazioni furgoni deve prevedere altre voci oltre alla consueta ed obbligatoria responsabilità civile. Una di queste voci è la garanzia di carico e scarico che mette al riparo lo spedizioniere, il falegname, l’idraulico o altro artigiano che utilizza il veicolo commerciale da eventuali danni cagionati a terzi durante tutte le operazioni di carico e scarico – della merce, degli attrezzi da lavoro, dei pezzi di ricambio – che quotidianamente vengono svolte durante l’esercizio della propria attività.
Oggi molte compagnie prevedono una personalizzazione della polizza in funzione del numero di veicoli. Quest’aspetto non è da sottovalutare perchè se la flotta commerciale è molto consistente – basti pensare ad un’attività di trasporto e spedizione oppure a un’impresa di maggiori dimensioni rispetto a una ditta individuale – il risparmio è significativo e basato sul principio secondo il quale maggiore è il numero di veicoli da assicurare, maggiore è il risparmio.
Che cosa coprono le assicurazioni sul furgone?
Oltre alla copertura assicurativa per incendio e furto (per tutelarsi da danni materiali e diretti conseguenti allo sviluppo di incendi o a furto e rapina), per alcune tipologie di mezzi, ad esempio se appartengono ad imprese che operano nel campo dell’edilizia e della ristrutturazione, può essere utile integrare la polizza con una copertura per guasti accidentali (la cosiddetta garanzia “Kasko”): in tal modo si copre il veicolo da danni e guasti che possono avvenire a seguito di urti, collisioni, ribaltamenti su strade sconnesse.
Ci sono alcune attività commerciali o artigianali che sono stagionali e che possono essere svolte solo per determinati periodi dell’anno. Ai titolari di tali attività conviene utilizzare una polizza ridotta rispetto al tradizionale premio annuale. Il risparmio è sicuramente consistente e per tutti i mesi di inattività si evita un costo fisso.
E per chi utilizza i furgoni non per attività commerciale ma in proprio (ad esempio per il tempo libero, per trasportare beni privati da una residenza all’altra o per esercitare qualche hobby)? In questo caso l’utilizzo in proprio deve essere comunicato al proprio assicuratore poiché i costi sono diversi (e superiori) rispetto all’uso aziendale.