Assicurazioni ambientali alla tutela di tutti
L’attenzione che tutti quanti noi rivolgiamo alle problematiche connesse alla tutela del patrimonio naturale e ambientale negli ultimi anni è cresciuta in maniera quasi esponenziale: parallelamente, anche i governi e le autorità internazionali si sono concentrati maggiormente su una problematica, quella della conservazione degli equilibri ambientali e dell’ecosistema, argomento che non si può più rimandare.
Com’è la situazione
In particolare, il verificarsi negli ultimi anni di eventi ad elevatissimo impatto ambientale, hanno reso sempre più evidente la necessità di strutturare una legislazione chiara e puntuale su tutto quello che ruota attorno alla tematica del danno ambientale, compresa l’attribuzione di precise responsabilità, la stretta connessione con il danno derivante dall’attività di impresa, e la definizione di tutta una serie di sanzioni applicabili in caso di violazione della normativa vigente.
Non è possibile prescindere da eventi come un incidente in mare che provoca l’incaglio di una petroliera a poca distanza dalla terraferma, inquinando chilometri e chilometri di costa, penalizzando attività commerciali ma soprattutto provocando danni inestimabili all’ambiente e all’ecosistema; o come la lunghissima storia dell’Ilva, con numerose cause penali per inquinamento che si sono concluse in diverse casi con la condanna della dirigenza aziendale.
Cosa fanno le aziende?
La responsabilità per provocato danno ambientale costituisce per l’azienda un rischio sempre più tangibile e sempre più rilevante, che non può sicuramente essere ignorato: è un rischio per la reputazione e economica dell’azienda, è un rischio che molto spesso porta con se delle implicazioni di carattere penale e civile.
In un momento come quello attuale, in cui secondo l’opinione pubblica e la legislazione vigente è aumentato il livello di responsabilità attribuibile ad una azienda nel caso di disastro ambientale, la scelta più logica è quella di ricercare e sottoscrivere le più idonee coperture assicurative, che permettano quantomeno di riuscire a limitare l’impatto del rischio sulla struttura aziendale.
Eppure, viene spontaneo fare una considerazione: le maggiori compagnie assicurative ad oggi propongono per le aziende solo delle polizze con copertura assicurativa dedicata per il rischio ambientale in genere, personalizzabile in base alla tipologia di azienda ed in base alla possibile casistica di danno ambientale nel quale l’azienda stessa può incorrere nello svolgimento della sua attività. Sembra assurdo che questa tipologia di polizze non sia automaticamente compresa nelle coperture assicurative base previste per le aziende e la dice lunga sul fatto che nel nostro paese questa non sia ancora percepita come una copertura assicurativa fondamentale, dalla quale non è ormai più possibile prescindere.
Come funzionano le assicurazioni ambientali
Una polizza assicurativa aziendale che comprenda una copertura per l’incendio e per la responsabilità civile, non può non tutelare l’azienda da tutte le conseguenze che possono derivare da questi danni. A seguito di un incendio, infatti, è possibile che venga contaminato l’ambiente circostante, ad esempio a causa della combustione di materiale plastico, di scarti di lavorazione industriale, di oli, di tessuti sintetici, di materiali chimici in genere; al termine dell’incendio, è possibile che parte dei detriti abbiano bisogno di uno smaltimento specifico e costoso, non espressamente compreso nelle coperture previste da una semplice polizza incendio; da non trascurare il fatto che anche lo stesso terreno su cui sorge la sede aziendale colpita da incendio può eventualmente venire danneggiato. Siamo abituati a percepire il rischio ambientale ed il rischio da inquinamento come un evento occasionale e legato a delle catastrofi che nella vita di una azienda possono verificarsi al massimo una volta, o non verificarsi affatto: ma in realtà, si tratta di ipotesi molto meno remote di quanto si pensi.
Sono in molti, alla luce degli ultimi fatti di cronaca e degli ultimi sviluppi legislativi, ad ipotizzare che una polizza di copertura per il rischio ambientale ed il rischio da inquinamento diventi molto presto a tutti gli effetti obbligatoria per legge per chi svolge attività di impresa. Non esiste infatti, se ci pensiamo bene, nessun tipo di azienda che, a prescindere dal settore di attività, possa in qualche modo dirsi realmente esente dal rischio ambientale o dal rischio di inquinamento durante lo svolgimento dell’attività produttiva.
Si tratta di una tipologia di copertura assicurativa estremamente tutelante per l’azienda produttiva: il rischio di inquinamento e di danno ambientale incombe costantemente nello svolgimento dell’attività aziendale, ed una polizza adeguata costituisce una copertura importante del rischio sia nei confronti dei terzi eventualmente danneggiati, sia nei confronti dell’azienda stessa: la contaminazione del territorio circostante finirebbe per danneggiare in primo luogo il terreno su cui è costruito lo stabilimento dell’azienda, dunque un bene che fa parte integrante del patrimonio dell’azienda stessa.
Tiriamo le somme
In conclusione, una scelta gestionale saggia per qualsiasi azienda che svolga una attività produttiva, a prescindere dal settore di attività, dunque, comprende sicuramente la sottoscrizione di una adeguata polizza assicurativa che tuteli l’azienda dal rischio ambientale e dal rischio inquinamento, nel quale potrebbe incorrere in qualsiasi momento del suo ciclo produttivo. Ed ancora più saggia sarebbe la scelta di questo genere di copertura assicurativa prima che il legislatore la renda obbligatoria aggiornando la normativa vigente.